La storia

Palazzo Valle, massiccio edificio in pietra rosa, sorge lungo la via Francigena Francescana, nel tratto compreso tra Pietralunga e Gubbio, nelle vicinanze dell’ antica chiesa di San Giovanni di Loreto.

Il palazzo è composto da più corpi di fabbrica edificati in epoche diverse.  Il nucleo originale più antico, secondo documenti storici attendibili, risale all’alto medioevo. Un documento notarile di trasferimento della proprietà del Castrum Vallis, da parte dei nobili proprietari ai canonici Mariani, è datato 15  Maggio 1049 d.C., tuttavia le origini dell’insediamento, in quello che oggi porta il toponimo “Vocabolo Valle”, risultano molto anteriori a questa data.

Infatti, a ridosso della parte più antica dell’edificio troviamo tracce evidenti di un muro ad “opus incertum” romano, tracce che si estendono sulla collina retrostante, sulla cui sommità troviamo anche resti di siti neolitici e paleolitici.

All’interno della corte il muro a nord maschera la grande cisterna per la raccolta dell’acqua, perfettamente impermeabilizzata con malta a cocciopesto, che ne conferma la sicura origine romana. Palazzo Valle diventa Conventicolo di Valle con la presenza dei Benedettini di Fonte Avellana, che tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo si occuparono della bonifica della piana di Mocaiana, allora zona paludosa, apportando modifiche e ampliamenti fino a portare il complesso quasi alla configurazione attuale.

A guardia e controllo all’ingresso di Palazzo Valle rimane l’antico mastio del castello originario. Un architrave in pietra con incisioni riportanti la data del 1520 documenta la proprietà dei Conti Vagnozzi dell’intero complesso. A partire dalla seconda metà dell’800 il complesso venne per parti acquisito dalla famiglia e dagli attuali proprietari.