Il Giardino

La poesia del giardino che circonda Palazzo Valle sta nello stretto rapporto che è stato creato fra il giardino e il paesaggio agricolo e collinare circostante. Il risultato del progetto del giardino è un percorso simbolico e numerico attraverso sette “stanze” verdi.

Ogni “stanza” racconta una tappa della nostra vita e gli strumenti che la natura ci offre per superare le sfide, attraverso forme, colori e figure. Come i folletti nel bosco, le erbe vagabonde visitano il giardino e lo abbelliscono della naturalezza spontanea. Le figure del giardino e i colori delle essenze sono stati scelti per favorire il riposo come pure i momenti creativi e gioiosi. La settima e ultima stanza, alla fine del percorso, è un belvedere della meditazione, un’inquadratura sul paesaggio circostante, dalla quale guardare la storia,  lo snodarsi delle vie d’acqua e le vie degli uomini.

Il giardino narra, con le sue cromie, con i suoi vuoti e i suoi pieni, lo scorrere delle stagioni in un tutt’uno con la natura circostante. E’ un paesaggio mutevole dove lo sguardo cerca l’orizzonte verso l’infinito, ma a Gubbio l’orizzonte è chiuso dalle colline oltre la piana, che rimandano indietro lo sguardo verso noi stessi per capire, conoscerci e riconoscerci.